Le mine
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- Pubblicato Domenica, 29 Dicembre 2013 17:51
- Scritto da Ermes
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Le mine
Le mine utilizzate dai sommergibili sono del tipo ad ormeggio, sfere esplosive fissate ad una zavorra o “ancora” che si adagia sul fondale marino e tramite alcune centinaia di metri di cavo trattiene la sfera esplosiva, che tende a galleggiare, a 4 metri sotto il pelo dell’acqua (mine antinave) o ad 8 metri (mine antisommergibile) [5].
Le mine, appositamente costruite per i sommergibili della classe Foca (Foca, Atropo, Zoea), sono di almeno due tipi.
Le P150, del peso totale di oltre 800 Kg l’una con una carica di 150 kg di esplosivo, impiegabili per profondità fino a 200 metri, costruite dalle Officine Pignone di Firenze.
Le TV 200/800, del peso totale di 1000 kg, contenenti una carica di 200 kg di tritolo fuso, impiegabili su fondali fino a 800 metri, costruite dalle Officine Tosi.
Il caricamento delle 36 mine avviene in porto, utilizzando in senso contrario le gallerie di lancio. Venti ordigni vengono sistemati all’interno dell’Unità, gli ultimi sedici rimangono nei condotti di lancio, otto per ciascun lato, pronti per essere espulsi.
Le mine da sommergibile vengono stoccate in posizione orizzontale, in condizioni di “sicura”. Sono protette da un involucro esterno di forma ovale munito di quattro rotelle laterali in ferro che appoggiano su due binari, sempre laterali, detti “ferroguide. Gli ordigni rimangono in pratica sospesi, appoggiandosi ai binari laterali che ne permettono la movimentazione.
La posa di mine da parte di unità subacquee è molto più complessa e pericolosa, rispetto a quella effettuata da una nave che, scaricando in corsa gli ordigni, se ne allontana rapidamente.
Questi ordigni sono dotati di dispositivi di sicurezza più sofisticati rispetto a quelli posati dalle unità di superficie. Il dispositivo di attivazione è costituito da cilindretti di sale ammoniacale.
L’arma viene stoccata, durante il trasporto, in posizione rigorosamente orizzontale. Per attivarla, quando è in acqua, è sufficiente ruotarla in posizione verticale. In questa posizione si apre una valvola che consente l’ingresso di acqua all’interno dell’involucro protettivo.
A loro volta i perni di sale si sciolgono dopo poco tempo liberando i congegni di ancoraggio automatico della mina alla profondità prestabilita ed attivando autonomamente ed irrevocabilmente, l’arma.